Sarà molto intensa quest’anno la presenza della ceramica di Faenza alla Milano Design Week, l’appuntamento più importante al mondo dedicato al design, in corrispondenza con il Salone del Mobile di Milano.Dal 9 al 14 aprile 2019, infatti, si rinnova la partecipazione di Ente Ceramica Faenza al Fuorisalone di Milano e alla Settimana del Design milanese: anche quest’anno il progetto si colloca all’interno di Sharing Design, contenitore di eventi e appuntamenti alla Fabbrica del Vapore coordinato da Milano Makers (MiMa), a cura di Cesare Castelli e Maria Christina Hamel, che da diversi anni riunisce durante la Design Week il mondo delle autoproduzioni di design. Il tema di quest’anno sarà DESIGN NO BRAND, con cui Milano Makers presenta una selezione di makers, ovvero designers indipendenti non legati ad aziende o brands particolari, con un focus particolare sulle tematiche della crescita intelligente, sostenibile e inclusiva e dell’economia circolare. In questo contesto, Ente Ceramica Faenza presenta in esposizione due percorsi nella ceramica che incrociano arte, design e artigianato: Manifatture Sottosasso di Marco Malavolti e Lorella Morgantini e Livyng Ecodesign.
Manifatture Sottosasso è una antica casa in sasso immersa in un’oasi di protezione, situata sulle colline di Brisighella, a pochi minuti da Faenza. Dal 2002, Sottosasso ha indossato una nuova veste diventando abitazione e laboratorio di ceramica per Marco Malavolti e Lorella Morgantini, che hanno compreso la necessità di modificare il loro stile di vita riconducendolo alla storia, alle tradizioni e alla natura. Come raccontano Marco e Lorella, “chi arriva a Sottosasso oggi trova una piccola realtà artigiana impregnata di uno stile di vita antico”. Manifatture Sottosasso realizza produzioni originali in ceramica, oggetti ispirati a linee pure e semplici destinate all’uso quotidiano, e collabora con artisti, architetti e designer per la produzione e il restauro di opere d’arte in ceramica; sono attivi anche progetti di didattica per la ceramica.www.sottosasso.it
Livyng Ecodesign è una giovane realtà faentina attiva dal 2015 formata da Federica Cicognani e Giulia Ancarani, attiva nell’ambito del design con diversi materiali tra cui la ceramica, spesso combinata con legno di provenienza esclusivamente locale e altrimenti destinato alla degradazione naturale o alla combustione. La Ceramic Collection di Livyng Ecodesign è formata principalmente vasi e lampade da tavolo, da terra e a sospensione. “Abbiamo analizzato molto attentamente non solo le caratteristiche di porcellana e gres”, raccontano Federica e Giulia, “ma anche le tecnologie produttive e il linguaggio di design che è alla base dei nostri prodotti. Sia con la stampa 3D che con il colaggio tradizionale abbiamo cercato di dare vita ad oggetti senza tempo, dotatati di forte identità e profonda poetica”. www.livyng-ecodesign.com
Massimo Isola: ‘una nuova generazione di ceramisti faentini accetta la sfida del cambiamento, dialogando con il presente e attraversando gli ambiti del design, dell’arte e dell’artigianato’
“Con Ente Ceramica abbiamo costruito in questi anni relazioni e scambi con tante realtà a livello nazionale e internazionale”, dichiara Massimo Isola, Presidente di Ente Ceramica Faenza e Assessore alla Ceramica di Faenza. “I progetti che quest’anno vediamo alla Milano Design Week si inseriscono in questo percorso fondamentale di promozione e conoscenza della ceramica faentina contemporanea. La collaborazione con Milano Makers è per noi strategica: la contaminazione fra design e ceramica ha una valenza strutturale nel mercato che cambia e abbiamo bisogno di un sistema ceramico innovativo, che sappia mettersi in discussione e che si concentri sempre più non solo sul come fare ceramica, ma sul cosa fare. In questa direzione la partecipazione al Fuorisalone, nella location più importante del Comune di Milano dedicata al rapporto tra le nuove generazioni e il mondo del design, diventa un’opportunità di primissimo livello. In quella settimana, a Milano graviterà il mondo del design italiano e internazionale e Faenza sarà presente con Manifatture Sottosasso e Livyng Ecodesign, che rappresentano – con sensibilità diverse – la nuova generazione di ceramisti faentini che accetta la sfida del cambiamento, dialogando con il presente e attraversando gli ambiti del design, dell’arte e dell’artigianato.
Fondamentale per Faenza anche la presenza dell’ISIA alla Milano Design Week di quest’anno”, commenta Isola. “L’ISIA è una istituzione di primo piano nell’alta formazione del design che, grazie anche alla nuova governance di Giovanna Cassese e Marinella Paderni, sta sviluppando un dialogo sempre più serrato tra formazione, ricerca, produzione e valorizzazione della cultura del design, con un’attenzione particolare alla ceramica, materiale che fa parte dell’identità culturale e produttiva di Faenza. I progetti presentati a Milano, tra cui quello in cui gli studenti hanno lavorato insieme all’artista Salvatore Arancio, racconteranno al grande pubblico una storia in cui la ceramica a Faenza riesce a essere contemporanea e a parlare i linguaggi dell’innovazione, restando fedele a se stessa ma continuamente mutando forme e significati”.
Accanto alla ormai consolidata alla Fabbrica del Vapore, infatti, Ente Ceramica Faenza quest’anno è partner del progetto La Ceramica Parallela, sviluppato da ISIA Faenza Design & Comunicazione, che sarà presentato nell’ambito della Milano Design Week dal 6 al 14 aprile negli spazi della Galleria Fatto ad Arte di Milano. La mostra La Ceramica Parallela, a cura dell’artista Salvatore Arancio e di Marinella Paderni, direttrice dell’Istituto Superiore per le Industrie Artistiche faentino, è il risultato del workshop condotto da Salvatore Arancio con otto studenti del Biennio Specialistico di Design del Prodotto di ISIA Faenza.
La Ceramica Parallela: un paesaggio fantastico, composto da forme organiche che sembrano uscite dall’ingannevole trattato di botanica di Lionni
Il titolo della mostra è ispirato a La botanica parallela, volume del 1976 concepito dal pittore, scrittore e illustratore Leo Lionni come un trattato di una scienza inesistente, un viaggio nell’immaginario, che esponeva un materiale interamente inventato nella forma di un plausibile manuale scientifico. La natura “parallela” dell’esposizione si rivela negli elementi dai lineamenti biomorfi costitutivi delle colonne che dominano lo spazio: gambi di tavolini da caffè, stampati in ceramica 3D e poi smaltati con colori pastello che, impilati l’uno sull’altro, danno origine a sculture totemiche di ispirazione metareale. Un paesaggio fantastico, composto da forme organiche che sembrano uscite dall’ingannevole trattato di botanica di Lionni, ma che invece sono frutto della fantasia e della creatività degli otto studenti del Biennio Specialistico di Design del Prodotto di ISIA Faenza, che hanno partecipato al workshop condotto e curato da Salvatore Arancio.
Rispecchiando il modello didattico universitario dell’ISIA, il progetto espositivo spinge gli studenti a operare oltre la propria “comfort zone”, combinando il mondo dell’arte con quello del design, e progettando sculture che sono al tempo stesso degli elementi di arredo. Accompagna il progetto espositivo, un catalogo in italiano e inglese con testi di Salvatore Arancio, Giovanna Cassese, Daniela Lotta, Marinella Paderni, Marco Tonelli.
La mostra è promossa in collaborazione con WASP, sponsor tecnico e azienda leader nel settore della stampa 3D, con le istituzioni Ente Ceramica Faenza, Fondazione Banca del Monte e Cassa di Risparmio Faenza e il Contamination Lab di Faenza.
L’ISIA di Faenza sarà presente alla Milano Design Week anche con EARTHz. Nuovi stili alimentari tra cura per la terra e transumanesimo, progetto degli studenti del biennio specialistico in Design del Prodotto e progettazione con materiali avanzati e in Design della Comunicazione, dal 9 al 14 aprile 2019 al SaloneSatellite, Stand S 09. Il SaloneSatellite per questa edizione ha scelto il tema del food design nella sua accezione più ampia di sistema nutrizionale, che copre sia la coltivazione e la produzione del cibo che il suo consumo. In questa prospettiva s’inseriscono i progetti elaborati dagli studenti di ISIA Faenza e il display della mostra EARTHz presentata al SaloneSatellite, dove si potranno ammirare nuovi strumenti per produrre il cibo, per trasportarlo e per assumerlo in via transumana.